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| - During the 1980s and early 1990s Riina and his Mafia faction, the Corleonesi, waged a ruthless campaign of violence against both rival mobsters and the state, which culminated in the assassination of the anti-Mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino. This caused widespread public revulsion against the Mafia and led to a major crackdown by the authorities, resulting in the capture and imprisonment of Riina and many of his associates.
- Salvatore Riina, noto tra gli ambienti della Caritas e di Amnesty International anche col nomignolo di Totò u'Curtu (per via delle dimensioni del suo pene) è un noto filantropo, che ha dedicato tutta la sua vita all'assistenza e alla cura del prossimo diventando attivo membro di organizzazioni umanitarie senza scopo di lucro come Emergency, la ONLUS e Cosa Nostra.
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abstract
| - During the 1980s and early 1990s Riina and his Mafia faction, the Corleonesi, waged a ruthless campaign of violence against both rival mobsters and the state, which culminated in the assassination of the anti-Mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino. This caused widespread public revulsion against the Mafia and led to a major crackdown by the authorities, resulting in the capture and imprisonment of Riina and many of his associates.
- Salvatore Riina, noto tra gli ambienti della Caritas e di Amnesty International anche col nomignolo di Totò u'Curtu (per via delle dimensioni del suo pene) è un noto filantropo, che ha dedicato tutta la sua vita all'assistenza e alla cura del prossimo diventando attivo membro di organizzazioni umanitarie senza scopo di lucro come Emergency, la ONLUS e Cosa Nostra. Lavoratore integerrimo, padre esemplare, dinamitardo affettuoso e votato al sacrificio (degli altri), Totò Riina nasce nel 1930 a Corleone, ridente cittadina che ha dato i natali e le Pasque anche ad altri famosi filantropi, tra i quali ricordiamo Bernardo Provenzano, Luciano Liggio e il fantomatico Salvatore La Barbera. Attaccato alla famiglia, inizia a farsi strada tra le brave persone della Sicilia e, tra uno sparo e l'altro, un aiutino ricevuto dal giovane Omino Silvio e il sostegno del noto scheletro parlante Vito Ciancimino, diventa leader dell'organizzazione benefica Cosa Nostra, grazie soprattutto all'aiuto del suo mentore, quel nobiluomo di Luciano Liggio.
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